La pulizia dei denti è certamente il motivo principale che spinge i pazienti a tornare del dentista con una certa periodicità. In effetti, la detartrasi (e cioè l’eliminazione del tartaro) è una buona occasione per un veloce check up della bocca. Non si tratta quindi di una semplice operazione estetica ma è anche un momento di diagnostica, di prevenzione e – a tutti gli effetti – un modo per migliorare il benessere orale.
Eliminare il tartaro significa scongiurare infiammazioni, parodontiti, sanguinamenti gengivali ma anche contrastare l’alitosi, migliorare il sorriso. Va da sé, quindi, che la pulizia dei denti deve essere effettuata ALMENO una volta l’anno (questa è la soglia minima, ma è raccomandabile fare la pulizia dei denti ogni sei mesi) anche perché se il tartaro “conquista” il colletto sotto-gengivale si va incontro a problemi, ma non per tutti i pazienti vale la stessa regola.
Ci sono alcuni pazienti “particolari” che hanno una maggiore predisposizione alla formazione del tartaro in quanto hanno una saliva ricca di Sali minerali. Loro accumulano più tartaro e più velocemente e dovrebbero, quindi, fare la pulizia dei denti 4 volte l’anno, circa ogni 3 mesi.
La stessa tempistica vale per i pazienti affetti da parodontite. Questa patologia infiammatoria viene contrastata anche e soprattutto dalla pulizia dei colletti gengivali.
Anche i più giovani non sono esenti. Dopo che i denti permanenti sono venuti fuori (tra i 10 e io 12 anni circa) la pulizia dei denti è un’operazione imprescindibile. Ma ogni paziente è un mondo a sé e molti odontoiatri ritengono opportuno, intervenire anche in età pediatrica.
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